Torta alle noci del Perigord

Tutto ciò che ricordo del Perigord sono chili e chili di fois gras e di petto d’anatra: mai mangiato di più buono! La Salade Perigordine (lattuga, petto d’anatra, noci, leggera vinaigrette) è uno di quei piatti da bistrot sui quali andare sicuri al 100%, soprattutto in Perigord! Mi ricordo ancora la prima che ho mangiato la scorsa estate, nella piazza di un paesino, in un caldo pomeriggio di agosto: lattuga fresca fresca, petto d’anatra fresco appena scottato in padella, petto d’anatra affumicato affettato sottilissimo, prosciutto di petto d’anatra, vinaigrette, accompagnata da una baguette che non sto nemmeno a dirvi quale bontà e croccantezza! Lo so, lo so, le povere anatre vengono trattate malissimo, ingrassate a forza, etc. … È vero, non si discute, ma io non so che farci: non resisto a certe squisitezze…
Comunque, tornado all’argomento di questo post, in Perigord avevo la mente così offuscata dal grasso d’anatra che non ho molta memoria, se non dei vaghi ricordi, della torta di noci, però mi sovviene che forse sui menù c’era sempre… Devo averla presa solo una volta, o forse l’ha mangiata il Francese… E visto che questi giorni non sono in vena di grandi “creazioni” (ah ah), e mi fa pure male un polso, torta senza ausilio delle mani, veloce, semplice, un po’ noiosa da glassare, ma soddisfacente…
Per la ricetta mi sono ispirata a un vecchio libro del Francese, Les Bonnes Recettes des Logis de France, di Jaqueline Saulnier, Jean-Pierre Taillandier, 1989.

Per 12 tortini

3 uova
125 g di zucchero
100 g di noci tritate
25 g di mandorle tritate
75 g di burro
50 g di cioccolato amaro
12 gherigli di noce

Accendere il forno a 160° C.
Sciogliere il burro a bagnomaria o nel microonde.
Dividere le uova: mettere i tuorli in una ciotola capiente con lo zucchero e sbattere fino a farli diventare bianchi (frullatore a immersione, non c’è altra scelta!). Montare gli albumi a neve.
Aggiungere il burro, e le noci e le mandorle tritate al composto di tuorli. Mescolare bene, aggiungere gli albumi montati a neve e amalgamarli con cura al composto.
Ungere degli stampini da muffin, versarvi il composto e cuocere per 20-22 minuti in forno.
Sfornare e lasciare raffreddare prima di toglierli dagli stampi.
Una volta freddi, ricoprirli con il cioccolato fuso e decorare con un gheriglio di noce.

9 Comments

  1. Juliette Godart

    Bellibellibelli! E buonibuonibuoni!!!

    Perdonatemi la banalità, ma mi pare che i piccini non meritino troppi giri di parole 🙂

  2. cannella

    E meno male che non eri in vena di grandi creazioni! Ma dico, ne hai fatti 12, li hai già finiti? Me ne puoi sganciare un paio?E nel Périgord, l’Abbé l’hai incontrato?Baciotti

  3. lalla

    mi dissocio per il petto d anatra nelle sue mille varianti….ma questi sono veramente una goduria libidinosa……..
    bruttini???ma stai scherzando!??!!?
    complimenti
    baci lalla

  4. Gourmet

    Boniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ………………………………Sei una disgraziata…attentato!!!
    🙂
    baci

  5. Francesca

    effettivamente nel Perigord non puoi non mangiare anatra, è impossibile. Io dopo 4 giorni non ce la fecevo più! però è irresistibile concordo:)
    come dice la Canny, e per fortuna che non eri in vena!

  6. apprendistacuoca

    ecco il tipo di dolce per cui pero la testa!
    al diavolo la dieta, nei prossimi giorni li faccio…e li mangio tutti e 12!!

  7. violacea

    ciao Piperita! da socia del club del rigalimoni mi sento di invitarti alla lettura di un comment al mio post:”piccole chicche gastronomiche”. C’è un clone di olapmarchi che mi ha lasciato un commento abbastanza piccante!nessuna polemica, tutto tranquillo,ma è stato un po’ fastidioso…
    un baciotto

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